Informazioni utili di carattere generale
Il calzolaio
è un artigiano che crea o ripara calzature di vario tipo; può utilizzare diverse qualità di cuoio, vari tipi di pelle naturale, gomma, materiali sintetici, sughero, stoffe sintetiche e naturali. Le nuove tecnologie nel campo dei materiali e in quello dei macchinari permettono di eseguire la maggior parte dei lavori a macchina e di ridurre i tempi di attesa di produzione e riparazione.
Attualmente il peggior nemico di questa figura professionale è il concetto del compra e getta che va a svantaggio delle operazioni di riparazione.
Per iniziare la professione di calzolaio non è indispensabile partire con conoscenze tecniche particolari e non serve neppure un capitale iniziale impegnativo.
Gli investimenti necessari per l’avvio e i costi di gestione sono abbastanza contenuti: si può calcolare che il costo delle materie prime incida sul fatturato per circa il 20/25% mentre per acquistare i macchinari di base non si superano solitamente i dieci mila euro.
Negli ultimi anni si è affermata la tendenza che fa del calzolaio un piccolo imprenditore, che può contare su manodopera specializzata e diversificazione delle attività, dalla riparazione alla produzione di scarpe su misura, o alla vendita di accessori.
Fonte: Redazione
PROFILO
Il calzolaio ripara i vari tipi di calzature: scarpe, sandali, ciabatte, stivali.
Toglie dalle scarpe le suole e i tacchi consumati, ripulisce le superfici, rimette i pezzi prefabbricati o ne prepara di nuovi; taglia, incolla, cuce, rifinisce e da ultimo lucida la calzatura.
Spesso sostituisce solo una parte della suola o del tacco, ripara fodere e tomaie, rinforza le cuciture e cambia cerniere. In certi casi esegue semplici lavori di ortopedia: corregge la posizione statica e i punti d’appoggio di scarpe confezionate, posa plantari o supporti già preparati, applica rialzi ai tacchi.
Il calzolaio può realizzare anche scarpe su misura, prendendo l’impronta, scegliendo i materiali e le forme, modellando, tagliando e confezionando le scarpe.
Alcuni calzolai inoltre riparano borse, borsette e altri articoli di pelletteria oppure affiancano, all’attività tradizionale, quella di vendita di accessori e prodotti per la cura del cuoio.
Sono professioni affini a quella del calzolaio: l’agente tecnico delle calzature, il modellista di scarpe, il venditore in un negozio di scarpe.
Fonte: Redazione
REQUISITI
Tradizione, inventiva e passione sono le caratteristiche principali del calzolaio: servono poi buona abilità manuale, senso delle forme e dei colori, buon gusto e facilità di contatto con la clientela.
A ciò vanno aggiunte le competenze del mestiere, vale a dire la capacità di dare forma alla scarpa, cucire, incollare e maneggiare le pelli. L’abilità nella riparazione e nella produzione su misura unita alla fidelizzazione del cliente, completano il quadro.
Importati sono anche le nozioni e l’esperienza che possono provenire da un periodo di apprendistato presso una bottega o un laboratorio artigianale: purtroppo, realtà come queste sempre più raramente sono disposte a formare giovani apprendisti.
Fonte: Redazione
FORMAZIONE
Per diventare calzolaio occorre frequentare scuole di formazione professionale che dedicano molte ore al laboratorio: qui vengono simulati lavori sul campo utili per l’acquisizione delle diverse tecniche.
Questi corsi (gestiti e finanziati dalle Regioni, Assessorati alla formazione e lavoro) alla teoria affiancano la pratica in piccole botteghe e imprese del settore calzaturiero; le piccole realtà produttive tuttavia non sono troppo disposte ad investire tempo e denaro nei giovani che vogliono imparare il mestiere.
Altra strada per diventare calzolaio è quella di entrare direttamente in bottega, una volta assolto l’obbligo scolastico. Si tratta di una possibilità più difficile da realizzare, ma che permette un approccio alla professione più rapido e diretto, anche se inizialmente molto impegnativo.
Fonte: Redazione
SBOCCHI PROFESSIONALI
Affermare che il settore delle calzature non offre buone possibilità di occupazione per la professione di calzolaio non è esatto. Aziende calzaturiere e tomaifici sono uno sbocco occupazionale interessante, soprattutto per chi cerca un impiego a tempo determinato o stagionale. Per l’aspirante artigiano invece la strada è in salita, a meno di puntare tutto sulla specializzazione e sulla clientela più raffinata, che può spendere pur di assicurarsi modelli esclusivi di calzatura.
In questo campo però il ricambio generazionale è ormai scarso. Molti calzolai chiudono e i giovani considerano questo lavoro troppo umile e poco allettante economicamente. Avviare un laboratorio in proprio significa misurarsi ogni giorno con un mercato che non tira più come una volta.
Più allettante la possibilità di trovare occupazione nel settore industriale dove c’è una costante ricerca di personale. Da metà novembre a febbraio e da maggio ad agosto, per esempio, la richiesta di manodopera è sempre elevata. Per lavori soprattutto manuali: incollare, assemblare, tagliare nastri, cucire a macchina e produrre tomaie.
Fonte: Redazione
PER SAPERNE DI PIÙ
Per avere maggiori informazioni sulla figura professionale del calzolaio e le opportunità formative è possibile rivolgersi a:
- Associazione nazionale calzaturieri italiani
Rientra nella Federazione nazionale della moda costituita, nell’ambito del sistema categorie della Confartigianato, per assicurare il coordinamento delle attività che le Associazioni di categoria del settore Tac (tessile, abbigliamento, calzaturiero) mettono in atto a tutela degli interessi degli operatori loro aderenti.
La sede dell’associazione è
Via Monte Rosa, 21
20149 Milano
tel. 02 438291 fax 02 48005833
e-mail: info@anci-calzature.com
sito: www.ancionline.com